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Maud Wagner: La prima tatuatrice degli Stati Uniti

10/01/2018

10 GEN
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Tra la metà del 19° secolo fino ai primi decenni del 20°, negli Stati Uniti erano molto apprezzati gli spettacoli circensi dove si esibivano i cosiddetti “fenomeni da baraccone”, non solo sfortunati individui affetti da appariscenti malformazioni, ma anche, ad esempio, personaggi con il corpo pieno di tatuaggi e piercing. Uno di questi era Maud Stevens Wagner, che divenne la prima donna tatuatrice (almeno ufficialmente) degli Stati Uniti. Maud Stevens, nata in Kansas nel 1877, iniziò la carriera come acrobata e contorsionista, lavorando in diversi circhi itineranti.

​​​​​​​​​​​​​​Nel 1904 mentre si trovava a St.Louis per esibirsi durante l’Esposizione Universale, incontrò Gus Wagner, conosciuto come il “Globetrotter Tatuato”, un noto tatuatore e uno degli ultimi artisti che lavorava solo a mano, usando ago e inchiostro. Pare che Gus si sia offerto di dare lezioni a Maud sull’arte del tatuaggio in cambio di un appuntamento con lei, oppure secondo altre versioni, fu Mud a chiedere di diventare sua allieva, in cambio dell’appuntamento richiesto. Comunque siano andate le cose, è evidente che Gus insegnò a dovere l’arte a Maud, che tatuò non solo il suo corpo, ma anche quello di altre persone.

Oltre a dare lezioni a Maud, Stevens la coprì di tatuaggi, tanto che in breve tempo il suo corpo, fino al collo era decorato da artistici disegni in bianco e nero, che resero la donna un classico “fenomeno da baraccone”: non occorreva più che eseguisse esercizi acrobatici, bastava che mettesse in mostra i suoi tatuaggi, in un’epoca in cui anche la vista di una caviglia femminile era motivo di scandalo.

Secondo l’antropologa Margo DeMello, autrice del libro Inked: Tattoos and Bodyart around the world, i tatuaggi di Maud seguivano la moda dell’epoca: simboli patriottici, scimmie, farfalle, leoni, cavalli, serpenti, oltre che il suo nome, tatuato sul braccio sinistro. Maud non fu certo la prima donna nordamericana a essere tatuata: molte tribù di nativi praticavano quest’arte già da molti secoli, come gli Inuit in Alaska o il popolo Mohave che rapì Olivi Oatman, poi tatuata secondo la tradizione indigena.


​​​​​​​Maud Stevens, che poi sposò Wagner, fu però la prima donna a tatuare se stessa e più tardi anche i suoi colleghi del circo fino a diventare la prima tatuatrice registrata, che esercitava liberamente una professione fino ad allora esclusivamente maschile. Come il marito, rimase sempre fedele alla tecnica manuale. malgrado le macchinette elettriche fossero già in uso tra i colleghi. La coppia lasciò la vita circense preferendo esibirsi in circuiti più ridotti, come le sale dei vaudeville. Portarono così l’arte del tatuaggio anche in piccole località dell’entroterra dove era meno conosciuta rispetto alle località costiere, contribuendo alla sua diffusione.

Maud Wagner, morta nel 1963, non ha certamente inventato la pratica del tatuaggio sulle donne, nè ha mai preteso di averlo fatto. Tuttavia, il suo corpo e il suo lavoro hanno contribuito a spianare la strada a tutte quelle donne che hanno voluto, e voglino dimostrare, anche solo con un semplice tatuaggio, di essere padrone del proprio corpo.