id="post" >

Riepilogo carrello

Il tuo carrello è vuoto

Prodotti nel carrello: 0
Totale Prodotti: € 0,00

Prosegui al carrello

Tatuaggi che passione: In Italia richieste salite del 60%

03/01/2018

03GEN
​​​​​​​
​​​​​​​La croce alata con il nome del figlio Romeo tatuata sul coppino di David Beckham, una scia di stelle dietro il collo che scende sulla scapola di Rihanna, una poesia del poeta tedesco Rilke con l’aggiunta della scritta “Little Monsters” sul bicipite sinistro di Lady Gaga, la testa di un leone, simbolo di forza e coraggio, sull’indice della mano destra della modella Cara Delevingne; sono alcuni dei tatuaggi delle celebs, ma il fenomeno è trasversale, in forte crescita in tutte le fasce sociali e a qualunque età. Solo in Italia la richiesta dei tatuaggi è aumentata del 60 per cento, secondo l’Istituto superiore di sanità ci sono 7 milioni di tatuati, il 13% della popolazione dai 12 anni in su, tanto che l’Istat ha messo la voce “tatuaggi” nel suo paniere

​​​​​​​Il tatuaggio è sempre più considerato un’arte, un linguaggio, una forma d’espressione del corpo che col tempo, come ogni forma d’arte, evolve e cambia. I soggetti tribali sono un pò passati di moda, ora vanno le scritte legate a poesie, canzoni e citazioni sono soprattutto le donne a richiedere questo tipo di tattoo e le zone d’elezione sono le braccia, il decolleté, sotto il seno e la caviglia. Gli uomini, invece, preferiscono disegni legati alla forza e potenza che devono essere bene in vista, quindi puntano su braccia e gambe. Sono anche richiesti disegni su mani, collo e viso, ma per arrivare a queste zone bisogna fare un percorso, devono essere un punto d’arrivo dopo diversi tatuaggi e mai prima dei 16 anni e accompagnati dai genitori. Il tatuaggio cambia anche secondo le aree geografiche, c’è una netta distinzione tra Oriente e Occidente: in Asia prediligono quello cultural-religioso, negli Usa, invece, deve essere d’impatto e patriottico. «Il tattoo russo è un vero e proprio linguaggio, soprattutto quello siberiano legato alla mafia e criminalità, quello inglese è old style, rose, ancore, pin up, rondini, teschi e spade; mentre l’italiano è riconosciuto, a livello mondiale, il più artistico per l’eccezionale creatività, è infatti il più seguito sui social.

Aumenta la domanda e di conseguenza aumenta l’offerta e il mestiere del tatuatore è in forte crescita. Il giro d’affari vale circa 100 milioni di euro, per circa 30 mila aziende che lavorano in totale sicurezza, con aghi monouso e sterili, ma c’è anche un sottobosco di abusivi, circa 20 mila persone che s’improvvisano e fanno danni. Ma non è sufficiente fare il corso formativo regionale d’igiene per avviare la propria attività; ma occorre soprattutto talento, passione e amore per il mondo dei tattoo. Bisogna fare un lungo tirocinio, come apprendista, a fianco di una persona che si stima e con la quale si è in sintonia. E poi aprire la propria mente, perfezionare l’abilità attraverso un corso d’arte, la lettura di libri, i viaggi e altro, e soprattutto fare tantissima pratica.

#tatuaggi #tattoodefender