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Andre Gray: quando il tattoo è un’opera d’arte

11/09/2017

11 SET

C’è chi sceglie il classico maori, chi i nomi di persone importanti, chi addirittura si fa tatuare sè stesso. Andre Gray, nuovo attaccante del Watford, ha deciso invece di andare controcorrente, omaggiando con un fantastico tatuaggio i protagonisti della lotta per i diritti civili nel corso del ‘900.

Una vera e propria opera d’arte quella tatuata sulla schiena di Gray, che hanno fatto conoscere lo stesso giocatore a tanti fans anche fuori dall’Inghilterra. Attaccante inglese classe 1991, ha sempre sentito particolarmente il tema, decidendo di portare con sè per sempre le icone degli anni ’60, ’70, ’80 e ’90 dello scorso secolo.

Gray ha ora tatuati tra gli altri anche Bob Marley, Rosa Parks, Martin Luter King, Malcolm X. Oltre ai loro volti anche oggetti o scene entrate nella leggenda, come Ali che guarda Foreman a terra a margine del Rumble in the Jungle, il pulman che simboleggia la lotta di Rosa Parks nei confronti degli afroamericani, articoli di giornale e tanti altri simboli del ‘900.

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“Capolavoro” ha commentato lo stesso Gary su Instagram, allegando la foto del tatuaggio concluso. L’immagine ha fatto come ovvio il giro del mondo tra gli amanti di questa forma d’arte, portando al classe 1991 ad essere conosciuto anche fuori dai confini calcistici.