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Il significato dei tatuaggi: il serpente

17/03/2017

17 MAR

Il serpente, sin dalla notte dei tempi, è uno degli animali più iconici che esistano: temuto, avversato oppure adorato e venerato a seconda delle civiltà e delle culture, ma sempre protagonista di storie e leggende dall’innegabile fascino.

Pure l’arte dei tatuaggi non ha resistito al fascino del più celebre dei rettili, e in particolare lo stile old school (che oggi sta vivendo una fiorente stagione di revival) ne ha fatto uno dei suoi capisaldi.

Il serpente porta con sé una simbologia e un ventaglio di significati decisamente ricchi e complessi, eppure la maggior parte delle persone lo associa quasi esclusivamente all’originario significato derivato dall’iconografia biblica:

“Il serpente era la più astuta tra tutte le creature selvatiche create dal Signore Dio” (Genesi, 3, 1).

In tal modo il serpente acquisisce la fama di rettile astuto, maligno, subdolo e tentatore (si ricordi l’episodio del peccato originale di Adamo ed Eva nel giardino dell’Eden), un autentico simbolo del male, benché limitandolo a questa accezione di matrice cristiana, così fortemente negativa, non gli si renda giustizia.

Infatti, all’interno di culture differenti il serpente ha fama assai positiva: tra gli antichi greci era simbolo di conoscenza e di erudizione, come testimonia per esempio il bastone di Asclepio (il dio greco della medicina), che consiste in una verga a cui è attorcigliato un serpente, e che è ancora oggi simbolo universalmente diffuso nell’arte medica (compare nel logo della OMS e nella Stella della Vita, il simbolo internazionale di soccorso).

Anche tra gli Egizi era un animale rispettato e venerato, da una parte simbolo della divinità Mehen, un dio benefico, guardiano e protettore di Ra, divinità solare, dall’altro emblema del dio maligno Apopi, il più grande nemico di Ra e perciò in eterna lotta proprio con il suo protettore Mehen.

Tatuarsi un serpente – e ve ne sono di tipologie assai diverse (pitoni, cobra, boa etc.) significa anche comunicare forza, adattabilità alle situazioni, imprevedibilità, letalità, possesso di risorse segrete (il serpente dispone di svariate armi offensive e difensive) e soprattutto infinita capacità di rinascita e di rinnovamento, derivante dalla tipica muta del serpente che cambia pelle e rinnova totalmente il suo corpo numerose volte nel corso della sua esistenza.

Come si è potuto notare, si tratta di un rettile affascinante, dalle mille sfaccettature e dai valori assai differenti a seconda della cultura di riferimento, un simbolo universale che forse deve proprio alla sua estrema complessità il suo ininterrotto successo, anche tra gli appassionati di tatuaggi.