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19/01/2017
19 GEN
In Francia si sta svolgendo la venticinquesima edizione dei Campionati Mondiali di pallamano maschile, una competizione attesissima che coinvolge tutti i più grandi fenomeni di questo sport.
Tuttavia, a far discutere, più degli incontri tra le nazionali, è una discutibile norma imposta dalla commissione medica della IHF, la federazione internazionale di pallamano, la quale ha vietato agli arbitri di esibire i loro tatuaggi durante le gare. La motivazione ufficiale di tale divieto è stata la seguente: “sono pericolosi per la salute perché potenzialmente vettori di patologie infettive e allergie, e inoltre sono fortemente diseducativi”. Perciò i direttori di gara, se tatuati, sono stati obbligati a coprire i loro tatuaggi per fornire un’immagine che, secondo i dettami federali, costituirebbe il buon esempio.
D’altra parte, in maniera paradossale nessun obbligo di questo tipo viene richiesto agli atleti, i quali possono tranquillamente giocare esibendo i loro tatuaggi; e la motivazione di tale diverso trattamento rispetto agli arbitri risiede nel fatto che per gli atleti i tatuaggi possono essere importanti per questioni d’immagine e di marketing, oltre che dal punto di vista affettivo.
Un caso che certamente susciterà aspre discussioni per svariati motivi, compresa la dura, arbitraria e opinabile presa di posizione della IHF riguardante l’associazione fra i tatuaggi e i rischi per la salute delle persone.
Voi cosa ne pensate?