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12/08/2016
I tatuatori oggigiorno vengono ormai considerati dei veri e propri artisti e, a giudicare dagli straordinari risultati che si dimostrano in grado di raggiungere, è un titolo più che meritato.
Una volta i tatuaggi erano una prerogativa di marinai, delinquenti, membri di tribù o appartenenti a civiltà piuttosto lontane da quella occidentale, ma quel tempo si è concluso perché, soprattutto dagli anni Novanta del secolo scorso, il tatuaggio è divenuto un fenomeno di costume di massa, raggiungendo tutte le classi sociali e pressoché tutti i paesi del mondo.
Tale salto di qualità è andato di pari passo con la crescita e il perfezionamento sia delle tecniche dei tatuatori, sia dei prodotti e degli strumenti da loro utilizzati. Così, con il passare del tempo, nel mondo dei tattoos sono nati degli incredibili talenti, capaci di trasformare i corpi dei loro clienti in autentiche opere d’arte, che poco hanno da invidiare alle arti canoniche e tradizionali. Il processo non si è ancora arrestato e probabilmente (anzi, auspicabilmente) mai lo farà, dato che ogni giorno vengono creati nuovi strabilianti tatuaggi grazie a tecniche all’avanguardia e a innovazioni continue.
Eppure il progresso potrebbe portare anche in un’altra direzione, come aveva mostrato nel 2014, nel corso di un workshop parigino, l’invenzione di tre giovani designer dello studio francese Appropriate Audiences: un prototipo di “robot tatuatore” formato da una stampante 3D dotata di un ago per tatuaggi. Due anni fa si trattava di un progetto ambizioso e indubbiamente avveniristico, ma ancora molto grezzo e limitato, dato che la macchina non era in grado di operare su una superficie curva e imperfetta come la pelle umana.
Due anni di studi e di intenso lavoro però hanno condotto a una interessante evoluzione del prototipo robotico iniziale, oggi decisamente più raffinato e sofisticato. Infatti Tatoué ora è un vero e proprio robot ottimizzato (anche se non ancora in maniera definitiva) per la realizzazione di tatuaggi sul corpo umano. L’unione di un apparato robotico industriale, una stampante 3D e un software professionale di disegno ha consentito ai creatori di Tatoué di arrivare a risultati precisi ed esteticamente apprezzabili anche sulla pelle. Per quanto riguarda l’arrivo sul mercato mancano ancora diverse tappe di perfezionamento e messa a punto, ma la via appare tracciata e, come sempre nei casi di potenziale conflitto fra umani e macchine, lascia aperti molti interrogativi.
Forse un giorno gli asettici e infallibili robot potranno sostituire le abili e talentuose mani dei tatuatori? Noi, date le emozioni e le sensazioni che solo le mani dei bravi tatuatori sanno dare, speriamo vivamente che ciò non accada mai. Ben vengano i robot se possono essere in qualche modo di aiuto agli artisti del tatuaggio, ma solo come ausili, non come sostituti.