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Perché i tatuaggi vanno fatti dispari?

26/04/2018

Perché i tatuaggi vanno fatti dispari?
Quante volte vi sarà capitato di sentir dire da qualcuno che i tatuaggi non devono mai essere fatti in numero pari?
Sicuramente avete capito di cosa stiamo parlando: chiunque ospiti sul proprio corpo uno o più tatuaggi, infatti, almeno una volta nella vita, avrà ricevuto la fatidica domanda (e, aggiungeremmo, anche abbastanza spinosa): "Ma quanti tatuaggi hai?" e guai, dico, guai se la risposta dovesse essere 2, 4, 10.
"Ma come, non lo sai che i tatuaggi devono essere dispari?"
"Ora dovrai farne subito un altro, altrimenti, quelli pari che già hai, ti porteranno sfortuna". E così di continuo..

Ma perché i tatuaggi devono essere dispari? Dove sta scritto? Chi ce l'ha imposto?
Proviamo a dare una risposta a questo interrogativo, inoltrandoci nell'ispido e non sempre certo territorio dei miti, delle superstizioni e delle leggende metropolitane.
Le prime notizie circa la necessità di portare indosso un numero dispari di tatuaggi, hanno origini antiche, al punto, da essere riuscite a volare veloci, di bocca in bocca, per oltre due secoli.

Storie di marinai tatuati
I marinai d'inizio '800 erano soliti imprimere sul proprio corpo disegni ricchi di significato, generalmente legati a simbologie di buon auspicio, affinché potessero essere protetti durante i loro viaggi. La prassi era sempre la solita: ci si tatuava alla vigilia dell'imminente partenza e non appena la nave giungeva a destinazione. Il terzo della serie, veniva poi effettuato dal marinaio quando, dopo essere stato lungamente lontano da casa, poteva riabbracciare la propria famiglia. E così via: ogni nuova partenza, contemplava quindi un tris di tatuaggi che ne avrebbero scandito il ritmo, la durata e l'attesa.
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Dalla leggenda al mito moderno
Avere un tatuaggio in numero pari, quindi, stando a questa tipica usanza dei marinai, corrispondeva all'essere ancora in viaggio, ancora lontano dai propri affetti, dunque dal bene e dai propri familiari. Mentre, al contrario, gli uomini di mare che portavano indosso un numero dispari di tattoo erano quelli che, dopo tanto vagare, erano riusciti finalmente a ritornare a casa, sani, salvi e sereni.
Per questo motivo, oggi, trasportando tale credenza ai giorni nostri e rendendola di più ampio respiro, molti continuano a credere che i tatuaggi pari non siano mai favorevoli alla buona sorte e che, al fine di direzionare verso di sé la fortuna, sia necessario che i tatuaggi non vadano mai in coppia tra loro, ma che siano custoditi dalle epidermidi inchiostrate sempre, e rigorosamente, in numeri spaiati.